SALITA CICLISMO MTB - 9 CONSIGLI PER SOFFRIRE MENO | MTBT

Pubblicato il 06 Maggio 2021

Il mio equipaggiamento lo trovi qui http://www.mountainbikingtube.com/category/my-amazon.html Link a MTBTSHOP.COM: http://www.mtbtshop.com La salita in mountain bike non è mai facile - 9 consigli e tecniche per soffrire meno migliorare e andare forte 00:00 Intro 01:10 L’attacco alla salita 01:49 Trovare il passo 02:32 L’FcMax 04:42 Le Soglie/Zone 06:33 L’atteggiamento Psicologico 09:52 L’idratazione 10:34 L’alimentazione 11:21 Il fuorisella 12:20 Mani, braccia e spalle La salita non è mai facile, e anche se si è in forma si soffre lo stesso. La differenza è quella che essendo in forma, si raggiunge la cima più velocemente. Tutto qui. Salita significa sofferenza, i battiti cardiaci aumentano, la respirazione diventa affannosa, i muscoli delle gambe inizino a bruciare, i pensieri si appannano Le salite possono essere lunghissime, interminabili, durare ore e mettere a dura prova la propria determinazione. Durante una salita durissima spesso vien voglia di fermarci, girare la bici e tornare indietro, vien voglia di mandare a monte tutti i piani e mettere fine a tutte le pene. A questo punto dobbiamo reagire e la sfida di venta tripla, perché oltra a raggiungere la cima che è il primo obiettivo, dovremmo anche: 1) trasformare i pensieri negativi in pensieri positivi 2) Riappropriarci della determinazione necessaria per arrivare in cima In questo video andremo a scoprire tecniche e accorgimenti da adottare per affrontare al meglio le salite L’attacco alla salita Alla salita bisogna arrivare con il giusto rapporto e con una frequenza di pedalata agile La cambiata deve essere anticipata in modo da tenere costante la frequenza di pedalata. Evitate quindi di continuare a spingere in salita con il rapporto da pianura fino a quando non riuscite ad imprimere potenza. Cambiare rapporto in situazione dove imprimete una gran forza sul pedale non solo vi farebbe perdere ritmo, ma potrebbe provocare l’apertura della maglia della catena, quindi cercate di anticipare la cambiata e gradualmente cambiare man mano che la pendenza va ad aumentare Travate il passo – FCMax e Soglie La madre di tutte le regole per la salita è quella di trovare fin da subito un passo regolare e sostenibile. Quando ho iniziato questo sport scoppiavo dopo solo 400 metri di salita. Giravo la bici e tornavo a casa. La cosa che mi ha aiutato tantissimo e che ha fatto la differenza è stato l’acquisto di un semplice orologio cardio frequenzimetro insieme ad una fascia toracica. L’orologio lo mettevo sul manubrio e monitoravo costantemente i battiti. Questo mi ha permesso di capire che tenendo un passo sostenibile, i battiti cardiaci una volta raggiunto un picco, iniziavano pian piano a scendere e a stabilizzarsi. Atteggiamento Psicologico Cosi come tutti gli sport di endurance, dove la fatica fisica è tanta, l’atteggiamento mentale è fondamentale. Bisogna avere disciplina, pazienza, perseveranza, ma cosa più importante bisogna essere sempre positivi. Ci sono alcune tecniche per superare i momenti difficili. La prima cosa è quella di evitare di guardare continuamente la cima su cui dovrete arrivare, perché essendo lontana potrebbe scoraggiarmi e demotivarvi. Meglio invece guardare a valle e la strada che siete riusciti a percorrere. Siate soddisfatti di cio’ che state facendo. State respirando a pieni polmoni, vedete panorami stupendi, sentite l’odore della natura ed il sole sulla pelle. Tutti i vostri sensi sono in fase di ricezione. Siatene felici perché avendo la maggior parte dei sensi attivi significa che state vivendo la vostra vita al massimo L’idratazione Idratarsi è fondamentale. Bisognerebbe dare una sorsata d’acqua ogni 10-15 minuti anche se non si ha sete. Se sentite lo stimolo della sete significa che è troppo tardi e che siete già disidratati. Sul mio dispositivo GPS ho impostato un avviso che mi ricorda di bere una sorsata ogni 12 minuti La fatica produce tossine e bere acqua ne facilita il loro smaltimento. In salita, approfittate delle zone dove la pendenza si riduce, per fare un paio di sorsate. Nelle giornate estive bisognerebbe addirittura fare incetta di liquidi ancor prima di iniziare il giro L’alimentazione. Cosi’ come l’idratazione, anche l’alimentarsi è fondamentale. Lo stomaco non deve essere mai vuoto ed allo scoccare di ogni ora bisognerebbe dare un morso ad una barretta energetica o ingerire un paio di noci o una banana o ciucciare una barretta di gel. Se conoscete il percorso, cercate di alimentarvi prima di iniziare la salita. Se la salita è lunga, allo scoccare dell’ora, mangiate ancora qualcosa anche se non avete fame e senza appesantirvi troppoa Il fuorisella e falsopiani Il fuorisella in mtb dovrebbe essere dosato e fatto solo quando ci sono strappi brevi e ripidi. Il fuorisella permette di imprimere maggior potenza sui pedali ma è molti dispendioso in termini di fatica perché oltre a imprimere maggiore pressione al ginocchio, mettete in movimento anche avambracci, braccia e spalle, spendendo quindi maggior energia. Se durante le lunghe salite il sedere inizia a farvi male, cercate di fare un po’ di fuorisella per sgranchire la postura e agevolare la circolazione sanguigna nella zona pelvica. Utilizzate i falsopiani per recuperare energie, reidratarvi, nutritevi e sgranchire la postura. Cercare di fare abbassare la frequenza cardiaca di qualche battito e date modo al fisico di recuperare energie. Non si puo’ sempre spingere, dovete avere anche delle fasi di recupero Mani avambracci e spalle Quando si affronta una salita lunga capita spesso di ritrovarsi dopo un po’ con le mani stretta sul manubrio, le braccia rigide e le spalle in tensione. Questa rigidità oltre a far disperdere maggiore energia, genera ulteriore stress. Cercate di essere morbidi, rilassato e fluidi. Girate frequentemente il collo guardando a destra e sinistra. Nei tratti di salita non tecnica, dove non sono presenti rocce o radici da superare, rilassate le mani tenendo il manubrio come se si stesse tenendo in mano un uccellino. Gli avambracci devono essere piegati, non rigide e tesi, e devono essere rilassati, cosi’ come le spalle e la zona cervicale